Sostegno genitoriale

Diventare genitori consapevoli, tra affetti, regole e desideri di una vita sufficientemente coraggiosa.

Sono diventata una psicologa esperta di sostegno genitoriale, perché credo nelle risorse dei padri e delle madri, sui quali pesa il carico affettivo ed educativo dei figli, lasciati un pò da soli ad affrontarli, ma capaci di portare cambiamenti, di sopportare momenti duri se ne condividono le finalità di un percorso psicologico.

Incontro da molti anni genitori con ‘relazioni pesanti’ nella propria famiglia. I motivi sono diversi, a volte mutano con il passare del tempo e li incontro di nuovo, con la ricchezza di una salda conoscenza. Senz’altro risultano gravose le famiglie che hanno figli e figlie con ferite organiche o psicologiche, che comportano difficoltà, lunghi accompagnamenti e che condizionano la vita dei genitori (lunghe malattie, disabilità, condotte disarmoniche, lentezze nella crescita, adozioni, e molto altro). Molte volte si incontrano genitori in difficoltà ad entrare in relazione con i figli, quelli che con emotività ambivalente chiedono già nei primi incontri: “Perchè fa così? Non lo capisco!” Inevitabilmente si sente ferito il proprio ideale di genitorialità e di famiglia, spesso a confronto con il proprio vissuto. Si prova inadeguatezza e solitudine, ci si misura con una rete di esperti (insegnanti, educatori, medici e via dicendo) vissuti a volte come giudicanti e richiestivi, ci si scontra con la insensibilità o con i pregiudizi degli altri.

Nella coppia genitoriale leggo diverse dinamiche relazionali, le più insidiose sono gli inconsapevoli movimenti di ‘delega’ del carico dei figli su un genitore più dell’altro, facendo nascere mancati riconoscimenti, ambienti affettivamente inquinati, che portano alla rottura del legame, se non si interviene in tempo.

Ecco perché è importante il sostegno genitoriale.
Parlandone insieme, emergono aspetti che agevolano il cambiare prospettiva, ridando più complicità, si concordano nuove e talvolta davvero semplici modalità di condivisioni, rafforzando l’accettazione e la comprensione altrui.

La mia esperienza registra molti successi anche dopo alcune consulenza ai genitori, senza avere la necessità di incontrare i bambini o i ragazzi. Sono interventi di alcune ore che rileggono insieme il vissuto di coppia con i figli, interventi psicoeducativi che rinforzano le condotte funzionanti, dando alla famiglia delle procedure da sperimentare per l’incontro successivo.
Maggiormente utili su bambini molto timidi e diligenti verso gli adulti, oppure con ragazzini molto in difficoltà a stare a scuola, a condividere l’ambiente formativo.
Si allarga la competenza sui figli, sul loro livello evolutivo ed esperienziale, per un trovare un significato più funzionale ai loro comportamenti, per continuare a stare sufficientemente bene insieme.

La madre sufficientemente buona è il modello psicologico di Donald Winnicott, padre della psicoanalisi dello sviluppo infantile, che apprezzo per l’adattabilità. Rappresenta la cura dell’infante come un abbraccio, dove il sentirsi sicuro, guardato e vicino alla madre, vigile e accudente, è il quanto basta per crescere bene.
Anche la psicologa può tenere un sostegno sufficientemente buono, per genitori in difficoltà con la crescita dei figli.